PROCURATO ALLARME: Occhio a quello che condividete su Facebook e WhatsApp

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Divulghiamo quello che è stato postato dalla Polizia di Stato nelle loro pagine Facebook al fine di dare più informazione possibile su quello che andiamo incontro per la leggerezza di condividere informazioni ricevute da fonti per il quale non si conosce l’autenticità.             (immagine tratta da internet La Legge per Tutti)

Quindi prestiamo molta attenzione a quello che condividiamo come informazioni, informatevi sempre prima attraverso le Forze di Polizia o i Coordinatori dei gruppi CdV della vostra zona, non divulgate automaticamente tutto ciò che vi arriva se non avete la certezza della notizia giunta.

Fonte: Commissariato di PS Online – Italia

PROCURATO ALLARME

“Molto spesso ci siamo imbattuti in messaggi viralizzati via social o WhatsApp che annunciavano pericoli e/o rischi inesistenti. Sembra utile ricordare che confezionare e trasmettere questo tipo di messaggi configura la fattispecie di reato prevista dal nostro Codice Penale di “procurato allarme presso l’Autorità”. Parliamo di un reato grave per cui è previsto l’arresto o il pagamento di un’ammenda. Chi ultimamente ha preso l’abitudine di annoverare tra i suoi passa tempo anche questi comportamenti sappia che rischia molto per ottenere poco.”

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