È successo a San Donà di Piave (VE), una truffa odiosa subita da una signora anziana, a cui è stata carpita una somma importante a fronte della minaccia di un inesistente problema legale del figlio.
Il trucco è sempre lo stesso rodato in altre occasioni: una telefonata annuncia che il figlio ha causato un grave incidente sotto effetto di droghe, la necessità di una cauzione come anticipo delle spese legali, qualcuno che si presenta alla porta e si fa consegnare il denaro, ma in questo caso la truffa è stata organizzata molto professionalmente, coinvolgendo almeno tre persone, e invitando addirittura a contattare lo stesso 112, il numero dei Carabinieri, per avere certezza della veridicità della cosa.
La signora, secondo la denuncia sporta ai Carabinieri di San Donà, veniva contattata da un sedicente avvocato che, in italiano corretto e senza particolari inflessioni dialettali, la informava che suo figlio era stato fermato in una Caserma dell’Arma.
Elemento importante di convincimento verso la signora è stato l’invito a contattare il 112, la signora, di fronte all’elemento del 112, si fida della veridicità della chiamata che ha ricevuto, suffragata da un’ulteriore telefonata da parte di un sedicente Carabiniere che prospettava la situazione legale del figlio come molto grave, e ovviamente, la soluzione avrebbe dovuto essere il pagamento di una cauzione.
Sono state diverse le telefonate che l’anziana ha ricevuto ripetutamente, e tra queste scatta la richiesta di quanti soldi la signora avesse in casa, in conclusione si presentava alla porta un ragazzo sui 20 anni, ben vestito, annunciato come incaricato dell’avvocato per ritirare la somma per la cauzione ,la signora gli consegnava quanto aveva in casa, ovvero 1800 euro e da quel momento il ragazzo spariva.
L’intera operazione, dalla prima telefonata alla conclusione, è stata condotta in maniera talmente fulminea da non lasciare il tempo di pensare alla signora, sconvolta dalla notizia relativa al figlio.
Nuova telefonata del solito avvocato che le chiedeva di non avvertire nessuno per mezz’ora e che sarebbe stata contattata dal figlio, ciò, ovviamente, non avveniva e quando, dopo circa un’ora, era la stessa signora a chiamare suo figlio, questi non poteva che smentire di avere avuto alcun problema legale e accompagnare la madre a sporgere denuncia ai Carabinieri.
Quello che consigliamo sempre è di diffidare sempre se qualcuno vi prospetta problemi legali per una persona cara, in quanto si tratta di una truffa messa in atto più volte e, soprattutto, non consegnate mai denaro a sconosciuti, in casi del genere cercate subito di contattare le Forze dell’Ordine ma anche una persona cara, di cui potete riconoscere la voce al telefono, per avvertirla di quanto sta avvenendo.
Su questo tema delle truffe agli anziani avevamo organizzato uno specifico incontro, con intervento dello stesso comandante della Compagnia di San Donà, capitano Dario Russo e gli stessi Carabinieri avevano provveduto a distribuire opuscoli sull’argomento, per allertare la popolazione sul rischio di truffe.
Prestiamo la massima attenzione e soprattutto informiamo sempre gli anziani che ci sono vicini o che semplicemente abitano nella nostra via, condominio, appartamento, divulghiamo l’informazione a tutte quelle persone che non hanno la tecnologia per tenersi informate.