È l’avviso che arriva direttamente dalla pagina facebook della Polizia di Stato!
Non fate i gioco-test su Facebook!
“A che animale somigli?”; “Di quale attore sei sosia?”; “Cosa sarai nella prossima vita”?
Sono sempre di più, nel mare magnum dei social, gli utenti che si divertono a giocare ai test su Facebook ma bisogna fare attenzione perché dietro a quello che sembra un innocuo divertimento ci può essere l’ombra di qualche società che, a nostra insaputa, si impossessa dei nostri dati.
“Attenzione, corriamo dei rischi quando facciamo i quiz su Facebook”, avverte Marco Valerio Cervellini della Polizia Postale e delle Comunicazioni. “Non ce ne rendiamo conto – spiega all’Adnkronos – ma già nel momento in cui si clicca su ‘inizia il test’, si esce fuori da Facebook, quindi da un’area in cui abbiamo configurato i requisiti di privacy: si finisce così per inserire all’esterno del social i nostri dati, che potrebbero finire in mani sbagliate”.La lista dei dati che immettiamo sul web per giocare online è lunga: il nome, la data di nascita, la città natale, dove abbiamo studiato, i ‘Mi piace’ che abbiamo messo, le foto, il browser che usiamo, la lingua, la lista degli amici e l’indirizzo IP. Informazioni che, ricorda Cervellini, “hanno un valore sul mercato”, in quanto ci sono diverse società interessate “allo studio dei profili per indirizzare i loro prodotti in modo più mirato. Quante volte ci è arrivata, ad esempio, una mail che ci ha proposto un prodotto vicino ai nostri gusti?
Ecco, la risposta è frutto anche di quelle informazioni che ingenuamente noi forniamo ai gestori dei test, che a loro volta ‘autorizziamo’ a vendere a società terze”. Autorizzare, già. Perché nel fornire le informazioni richieste al gestore del quiz per accedere al gioco online, “distrattamente non lo leggiamo ma accettiamo anche le condizioni che prevedono la cessione a società esterne dei nostri dati privati”, spiega Marco.
Month: Febbraio 2016
Controllo del Vicinato, consegnati i cartelli ai volontari.
Le frazioni di San Donà di Piave punteggiate di cartelli a segnalare la presenza degli associati al Controllo del Vicinato. È lo scenario che già da oggi troverete nella nostra città, dopo la consegna, al Comando di Polizia Locale, dei cartelli di segnalazione “Zona Controllo del Vicinato” e degli adesivi per ciascun volontario, da apporre al di fuori della propria abitazione. Giunti anche un tablet e un cellulare a disposizione degli agenti di Polizia Locale addetti a supportare i volontari del Controllo del Vicinato. «Sarà così possibile verificare praticamente in tempo reale la posizione delle auto segnalate – sottolinea l’assessore alla sicurezza Luigi Trevisiol – Ringrazio i referenti e tutti gli aderenti al Controllo del Vicinato per il servizio che stanno rendendo a titolo volontario per la nostra comunità».
«Ora sarà compito di ogni coordinatore posizionare i cartelli nelle aree attive – conclude Walter Codognotto, referente per l’Associazione Nazionale Controllo del Vicinato – Ogni cittadino può aderire al Controllo del Vicinato per la propria zona semplicemente accedendo al sito www.cdvsandonadipiave.it e compilando il modulo che si trova alla voce “aderisci”.
La sicurezza è un bene comune, si costruisce tutti insieme e ogni cittadino ha il diritto-dovere di cooperare e partecipare al mantenimento e alla difesa della sicurezza della comunità in cui vive.
San Donà di Piave – 1 Febbraio 2016