Controllo del Vicinato, Quartiere San Pio X° incontro sulla sicurezza

San Donà di Piave (VE), dopo l’incontro nella frazione di Passarella a Febbraio ora tocca al quartiere San Pio X° per un importante incontro sulla sicurezza del territorio, che si terrà Giovedì 30 Marzo alle 20.45 presso la sala dell’oratorio parrocchiale.

La serata sarà dedicata a fare il punto della situazione dei 2 anni di avvio, si parlerà dell’utilizzo dei gruppi CdV, dell’importanza delle segnalazioni e della rapidità delle comunicazioni, di come e cosa segnalare, nonchè di alcune tecniche di furti e truffe che stanno accadendo nel territorio da prestare attenzione.
L’incontro sarà tenuto dai referenti dell’Associazione Naz. Controllo del Vicinato Codognotto Walter e Monica Corazza, assieme ai Coordinatori del CdV della quartiere San Pio X°, saranno presenti agenti della Polizia Locale e i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri che forniranno ulteriori consigli utili.

È gradita la massima partecipazione del quartiere e di qualunque  cittadino voglia presenziare.

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San Donà, truffata un anziana con la truffa dell’avvocato e il falso incidente

Anziana Telefono

È successo a San Donà di Piave (VE), una truffa odiosa subita da una signora anziana, a cui è stata carpita una somma importante a fronte della minaccia di un inesistente problema legale del figlio.

Il trucco è sempre lo stesso rodato in altre occasioni: una telefonata annuncia che il figlio ha causato un grave incidente sotto effetto di droghe, la necessità di una cauzione come anticipo delle spese legali, qualcuno che si presenta alla porta e si fa consegnare il denaro, ma in questo caso la truffa è stata organizzata molto professionalmente, coinvolgendo almeno tre persone, e invitando addirittura a contattare lo stesso 112, il numero dei Carabinieri, per avere certezza della veridicità della cosa.

La signora, secondo la denuncia sporta ai Carabinieri di San Donà, veniva contattata da un sedicente avvocato che, in italiano corretto e senza particolari inflessioni dialettali, la informava che suo figlio era stato fermato in una Caserma dell’Arma.

Elemento importante di convincimento verso la signora è stato l’invito a contattare il 112, la signora, di fronte all’elemento del 112, si fida della veridicità della chiamata che ha ricevuto, suffragata da un’ulteriore telefonata da parte di un sedicente Carabiniere che prospettava la situazione legale del figlio come molto grave, e ovviamente, la soluzione avrebbe dovuto essere il pagamento di una cauzione.

Sono state diverse le telefonate che l’anziana ha ricevuto ripetutamente, e tra queste scatta la richiesta di quanti soldi la signora avesse in casa, in conclusione si presentava alla porta un ragazzo sui 20 anni, ben vestito, annunciato come incaricato dell’avvocato per ritirare la somma per la cauzione ,la signora gli consegnava quanto aveva in casa, ovvero 1800 euro e da quel momento il ragazzo spariva.

L’intera operazione, dalla prima telefonata alla conclusione, è stata condotta in maniera talmente fulminea da non lasciare il tempo di pensare alla signora, sconvolta dalla notizia relativa al figlio.

Nuova telefonata del solito avvocato che le chiedeva di non avvertire nessuno per mezz’ora e che sarebbe stata contattata dal figlio, ciò, ovviamente, non avveniva e quando, dopo circa un’ora, era la stessa signora a chiamare suo figlio, questi non poteva che smentire di avere avuto alcun problema legale e accompagnare la madre a sporgere denuncia ai Carabinieri.

Quello che consigliamo sempre è di diffidare sempre se qualcuno vi prospetta problemi legali per una persona cara, in quanto si tratta di una truffa messa in atto più volte e, soprattutto, non consegnate mai denaro a sconosciuti, in casi del genere cercate subito di contattare le Forze dell’Ordine ma anche una persona cara, di cui potete riconoscere la voce al telefono, per avvertirla di quanto sta avvenendo.

Su questo tema delle truffe agli anziani avevamo organizzato uno specifico incontro, con intervento dello stesso comandante della Compagnia di San Donà, capitano Dario Russo e gli stessi Carabinieri avevano provveduto a distribuire opuscoli sull’argomento, per allertare la popolazione sul rischio di truffe.

Prestiamo la massima attenzione e soprattutto informiamo sempre gli anziani che ci sono vicini o che semplicemente abitano nella nostra via, condominio, appartamento, divulghiamo l’informazione a tutte quelle persone che non hanno la tecnologia per tenersi informate.

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Controllo del Vicinato, frazione di Passarella incontro sulla sicurezza

San Donà di Piave (VE), la frazione di Passarella si prepara per un importante incontro sulla sicurezza del territorio, che si terrà Mercoledì 1 Febbraio alle 20.45 presso la sala dell’oratorio parrocchiale.

Si parlerà di come utilizzare i gruppi CdV, dell’importanza delle segnalazioni e della rapidità delle comunicazioni, di come e cosa segnalare, nonchè di alcune tecniche di furti e truffe che stanno accadendo nel territorio da prestare attenzione.
Dopo 2 anni dall’avvio del progetto a San Donà di Piave, ecco il primo incontro nelle frazioni del territorio sandonatese, con i referenti dell’Associazione Naz. Controllo del Vicinato Codognotto Walter e Monica Corazza, ora impegnati con molteplici incontri anche per il territorio del trevigiano, dove questo progetto sta prendendo sempre più piede, ma saranno presenti anche i Coordinatori del CdV della frazione stessa oltre alle Forze dell’Ordine che forniranno ulteriori consigli utili.

Questi incontri sono utili alle frazioni, ai quartieri, a tutti i cittadini ed effettuarli localmente nelle varie frazioni è la cosa migliore in quanto così c’è la possibilità che partecipino più persone rispetto ad incontri pubblici nel centro cittadino.

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PROCURATO ALLARME: Occhio a quello che condividete su Facebook e WhatsApp

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Divulghiamo quello che è stato postato dalla Polizia di Stato nelle loro pagine Facebook al fine di dare più informazione possibile su quello che andiamo incontro per la leggerezza di condividere informazioni ricevute da fonti per il quale non si conosce l’autenticità.             (immagine tratta da internet La Legge per Tutti)

Quindi prestiamo molta attenzione a quello che condividiamo come informazioni, informatevi sempre prima attraverso le Forze di Polizia o i Coordinatori dei gruppi CdV della vostra zona, non divulgate automaticamente tutto ciò che vi arriva se non avete la certezza della notizia giunta.

Fonte: Commissariato di PS Online – Italia

PROCURATO ALLARME

“Molto spesso ci siamo imbattuti in messaggi viralizzati via social o WhatsApp che annunciavano pericoli e/o rischi inesistenti. Sembra utile ricordare che confezionare e trasmettere questo tipo di messaggi configura la fattispecie di reato prevista dal nostro Codice Penale di “procurato allarme presso l’Autorità”. Parliamo di un reato grave per cui è previsto l’arresto o il pagamento di un’ammenda. Chi ultimamente ha preso l’abitudine di annoverare tra i suoi passa tempo anche questi comportamenti sappia che rischia molto per ottenere poco.”

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BUFALA Whatsapp: é possibile firmare per un referendum sulla legittima difesa

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Ci arrivano segnalazioni che diverse persone si presentano agli sportelli del comune per chiedere dove poter firmare questo referendum.

RIBADIAMO PER L’ENNESIMA VOLTA CHE I MESSAGGI CHE CIRCOLANO SU QUESTO ARGOMENTO SONO DELLE BUFALE!

Come abbiamo detto più volte si tratta di vecchie Catene di S. Antonio che continuano a circolare, sopravvivendo al messaggio che vorrebbero lanciare.

Questa Catena di S. Antonio continua a girare con questo messaggio:

“Comunico a tutti coloro che ne siano interessati che presso l’UFFICIO SEGRETERIA o ANAGRAFE del vostro comune di residenza é possibile firmare per un referendum di iniziativa popolare sulla legittima difesa della casa e dei beni.
Nella proposta di legge sarà potenziata la tutela della persona che difende la propria casa, i propri beni e i propri cari. La cosa più importante é che viene negato il risarcimento delle eventuali lesioni causate al ladro o agli eredi in caso di morte.
Mi permetto di segnalarlo perché partiti, giornali e televisioni non ne stanno dando assolutamente notizia, pertanto vi prego di firmare e far firmare il maggior numero di persone. Grazie.
C’è tempo fino a metà maggio circa.
Necessaria la sola carta di identità in corso di validità ed essere residenti.
PASSATE PAROLA ANCHE AD AMICI . SI DOVRANNO RECARE PRESSO I LORO
COMUNI DI APPARTENENZA”

Quel “metà maggio” era riferito al maggio 2016.

Ad oggi non c’è nessun referendum da firmare in nessun comune per questa legge!

Potete anche visionare questi link:
bufala whatsapp possibile firmare un referendum di iniziativa popolare sulla legittima difesa

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